Che cos'è la Fenologia
Le Stagioni di Natura non guardano i nostri Calendari, e viaggiano a ritmi solo in parte a noi noti.
Così, quest'anno, abbiamo assistito a sciamature anticipate delle Api, a fioriture tipiche del giugno inoltrato già presenti a fine maggio; tutto questo ci ha permesso di presagire un'estate torrida e calda, come di fatto è avvenuto.
Se diventassimo abili nella lettura delle espressioni dei cambiamenti naturali, potremmo intervenire nei nostri sistemi con molta più efficacia, armonia e tempestività, soprattutto in questi anni di profondo cambiamento climatico.
Il termine Fenologia ("faino" = apparire) definisce lo studio degli eventi che evidenziano gli stadi della vita delle piante. La fenologia può considerarsi come l'osservazione delle fasi del ciclo vitale o delle attività delle piante e degli animali, che ricorrono periodicamente e che coincidono con particolari fasi dell’anno solare.
Ho incontrato la Fenologia attraverso lo studio e la pratica dell'Agricoltura Sinergica, ma anche molteplici branche dell'agronomia e botanica universitaria si occupano di fenologia e calendari fenologici.
Il mio interesse per questa "disciplina" non è prettamente scientifico, ma osservativo e comunicativo.
Vorrei, cioè, diventare sempre più brava a cogliere le sottili trasformazioni in atto nell'ecosistema in cui, con cui, e grazie a cui vivo, per comprenderne meglio i ritmi e le tendenze, per accoglierne i suggerimenti e sostenerlo nelle fasi più difficili.
Inoltre, non mi limito all'osservazione delle fasi fenologiche delle piante, ma anche a quelle degli insetti e degli animali, che costituiscono parte integrante del mondo che abito e con cui interagisco.
Così, oggi.....
E' un segno importante per me, poichè è una pianta preziosa per le Api, ricca di nettare mellifero.
Dopo un'estate difficile, con pochissime fioriture a causa del gran caldo e della siccità, la fioritura dell'Inula rappresenta una nuova rinascita, in grado di fornire cibo prezioso alle famiglie.
Per chi, come noi, ha scelto di non nutrire le Api con sciroppi e canditi, avere buona cognizione dei pascoli naturali presenti e futuri in ogni momento è assolutamente indispensabile.
I pomodori continuanno a fiorire, fruttificare e maturare i loro frutti, come pure le zucchine.
Ed oggi, un'altra cosa è accaduta: la sciamatura delle formiche. Le piccole e grandi Regine hanno messo ieri le ali, iniziando piccoli voli di prova; oggi si sono levati i voli di fecondazione, e nei prossimi giorni le giovani Regine abbandoneranno le loro ali per rigenerare con la loro fertilità le famiglie d'origine o costituirne di nuove.
Due giorni fà si è schiusa una nuova generazione di cimici (Nezara Viridula), che quest'anno sono state particolarmente numerose. Ho scoperto che questi animaletti sono in grado di suggere e mangiare la qualsiasi, dalle foglie del cavolo alle bietole ai germogli di fagiolini ai pomodori. Il ciclo riproduttivo è variabile: dai 5 ai 21 giorni per la schiusa delle uova, a seconda delle temperature. Pacciamatura, frascame e piante fitte ne facilitano la sopravvivenza e riproduzione, fornendo molteplici ripari. |
Tuttavia ritengo importante predisporre strategie sistemiche preventive e di controllo per gli anni a venire.
Il basilico ha un effetto repellente su questi insetti, ed è quindi possibile limitarne presenza e attacchi alternando la presenza di quest'erba alle ortive. Dove tengo il basilico, di cimici neanche l'ombra.
Cince e codirossi, ragni e altri insetti predatori se le mangiano volentieri, a dispetto del cattivo odore che sono capaci di emanare. Incoraggiarne la presenza è dunque molto utile.
Ruta e Timo Serpillo sono molto graditi alle mosche della famiglia delle Tachinae, che sono impollinatrici da adulte ma avide predatrici da larve e grandi parassitrici delle cimici.
Utili a questo scopo anche i fiori di Carota, il Sambuco e il Viburno.
Prevedere la presenza di questi animali e di queste piante nell'orto e nelle sue vicinanze è dunque quanto mai prezioso!
Tutto questo (la fioritura dell'Inula, i voli di fecondazione delle formiche, la nuova cova delle galline) mi fa immaginare un autunno tiepido, e ancora tante belle giornate di calore, seppure attraversate da qualche perturbazione.
Chissà se leggo bene questi segnali....
:-)
Bhè, intanto mi preparo a costellare gli orti di Ruta per la prossima stagione.
(Un ringraziamento speciale a Remo, autore del Blog Ortoecologico per la ricchezza e precisione delle informazioni, che tanto spesso in questi mesi ho letto e studiato!)